IO STO CON GLI SQUALI

Nel Mediterraneo vivono 48 specie di squalo e ben 22 di queste (il 46%), sono in pericolo.

Inquinamento, distruzione dell’habitat e pesca accidentale sono solo alcune delle cause della loro sensibile diminuzione.

Gli squali minacciati del Mar Mediterraneo

Carcharinus plumbeus (Squalo grigio)

Carcharinus plumbeus, Squalo grigio

Dimensioni: circa 1 metro di lunghezza.

Ecologia: in genere vive sui fondi mobili da 10 a 700 metri di profondità. Si nutre di pesci ossei e invertebrati.

Conservazione: la popolazione mediterranea è stata valutata in pericolo, ma non esiste alcuna misura di protezione.

Squalus acanthias (spinarolo)

Squalus acanthias, spinarolo

Lo spinarolo si trova nell’Oceano Atlantico occidentale e orientale, nell’Oceano indo-pacifico, nel Mediterraneo e nel Mar Nero, solitamente nelle aree costiere fino a 1400 m di profondità.

È una specie altamente migratoria che forma banchi separati per dimensione e genere. Si nutre di meduse, calamari e una grande varietà di pesci di fondale, gamberi e granchi.

La popolazione mediterranea è stata valutata come in via di estinzione, ma non esiste alcuna misura di protezione.

Le principali minacce per la sua popolazione mediterranea sono sia le catture accessorie che la pesca mirata in quanto in alcuni paesi è considerata una specie commerciale.

Dalatias licha (squalo zigrino)

Dalatias licha, Squalo zigrino

Dimensioni: può raggiungere 1,5 metri di lunghezza.

Ecologia: vive nelle profondità del mare aperto; si nutre di pesci, razze, altri squali, cefalopodi e crostacei.

Conservazione: la specie non è protetta ma la sua popolazione nelle acque europee è stata valutata in pericolo.

Cetorhinus maximus (Squalo elefante)

Cetorhinus maximus, Squalo elefante

Dimensioni: è il più grande pesce del Mediterraneo e il secondo al mondo, in grado di superare i 9 metri di lunghezza.

Ecologia: si nutre di plancton, quindi, pur essendo enorme, è praticamente innocuo. Si muove lentamente con la bocca spalancata per filtrare l’acqua. È spesso visibile in superficie.

Conservazione: la sua popolazione mediterranea è stata valutata in pericolo e la specie è protetta.

Alopias vulpinus (Squalo volpe)

Alopias vulpinus, Squalo volpe

Dimensioni: le sue dimensioni sono medio/grandi (2-4 m di lunghezza).

Ecologia: è possibile avvistarlo sia vicino alla costa che in mare aperto.

Si nutre di piccoli pesci, calamari, crostacei e raramente di uccelli marini.

Conservazione: è considerato in pericolo e la pesca mirata è vietata.

Alopias supercilosus (Squalo volpe occhione)

Alopias supercilosus, Squalo volpe occhione

Dimensioni: le sue dimensioni sono medio/grandi (2-4 m di lunghezza).

Ecologia: è possibile avvistarlo sia vicino alla costa che in mare aperto, e può scendere fino a 500 metri. Si nutre di molluschi, crostacei e pesci gregari, che può stordire con i colpi della sua coda.

Conservazione: la popolazione mediterranea è stata valutata in pericolo. La pesca mirata di questa specie e di tutte le specie del genere Alopias è vietata. In particolare è vietato conservare a bordo, trasbordare o sbarcare qualsiasi parte o l’intera carcassa di squali volpe occhione (Alopias superciliosus), catturati durante qualsiasi attività di pesca.

Lamna nasus (Smeriglio)

Lamna nasus, Smeriglio

Dimensioni: può arrivare a 3 metri di lunghezza.

Ecologia: vive solitamente in mare aperto, in genere tra i 200 e i 700 metri. Si nutre di pesci e molluschi cefalopodi.

Conservazione: la sua popolazione mediterranea è stata valutata in pericolo critico nelle acque europee e la specie è protetta.

Isurus oxyrinchus (Squalo mako)

Isurus oxyrinchus, Squalo mako

Dimensioni: fino a 4 metri di lunghezza.

Ecologia: tende a vivere in mare aperto, vicino alla superficie. Si nutre principalmente di pesci e calamari.

Conservazione: la sua popolazione mediterranea è stata valutata in pericolo critico.

La specie è protetta.

Mustelus spp. (Palombo)

Mustelus spp, Palombo

Dimensioni: può superare 1 metro di lunghezza.

Ecologia: vive entro i 150 metri dalla costa e predilige acque basse (intorno ai 50 metri).

Conservazione: oggi le popolazioni delle tre specie appartenenti al genere Mustelus sono diminuite in modo significativo a causa della pesca eccessiva, di conseguenza sono stati valutati vulnerabili. Nessuna delle 3 specie è protetta nel Mediterraneo.

Prionace glauca (Verdesca)

Prionace glauca, Verdesca

Dimensioni: può raggiungere 4 metri di lunghezza

Ecologia: può vivere sotto costa e al largo e nuota vicino alla superficie, con le pinne pettorali aperte e le dorsali che escono dall’acqua. La sua dieta comprende vari pesci, tra cui piccoli squali, crostacei, cefalopodi, cetacei e, occasionalmente, gabbiani.

Conservazione: la popolazione mediterranea è stata valutata in pericolo critico, tuttavia la specie non è protetta.

Carcharodon carcharias (Squalo bianco )

Dimensioni: può raggiungere 6 metri di lunghezza e 2 tonnellate di peso

Ecologia: abita le acque tropicali e temperate di tutto il mondo. Può raggiungere in casi eccezionali 1000 metri di profondità, ma normalmente non supera i 250 metri.

In genere vive solitario o in coppia. Si nutre principalmente di pesci, come tonni, altri squali e razze, e mammiferi marini, tra cui delfini, focene, foche e otarie.

Conservazione: la sua popolazione mediterranea è stata valutata in pericolo critico, come in molti altri paesi del mondo.

Gli squali minacciati del Mar Mediterraneo

Nel Mar Mediterraneo vivono 48 specie di squalo; di queste, solo lo squalo bianco (Carcharodon carcharias) può essere protagonista di attacchi non provocati all’uomo.  L’ultimo attacco letale confermato da parte di uno squalo bianco in Mediterraneo avvenne nel 1989 nel mar Tirreno. Ma non è il caso di allarmarsi, perchè la possibilità di incontrare uno squalo e restare vittima di un attacco non provocato è molto minore di quella di essere colpito da un fulmine o ucciso da una mucca.

Quali sono i luoghi migliori per fare immersioni e/o snorkeling con gli squali nel Mar Mediterraneo?

In Italia è possibile fare immersione con gli squali grigi a Lampione,  una piccola isoletta disabitata di poche centinaia di metri,  che sorge a 9 miglia nautiche a ovest di Lampedusa. Insieme a Linosa e Lampedusa, appartiene all’Arcipelago delle Pelagie, il territorio più a sud della penisola italiana.

L’Area Marina Protetta delle Isole Pleagie ha istituito un codice di condotta per la salvaguardia di questo luogo, unico nel suo genere che prevede un numero ristretto di subacquei in acqua contemporaneamente, il divieto di usare luci o flash, il divieto di ancorare in luoghi sensibili;  tutte attenzioni molto importanti per non danneggiare l’habitat e non infastidire gli squali.

Consigli per immersioni sostenibili e sicure

  1. Scegli un diving centre responsabile che si attiene ad un codice di condotta, per assicurare la sicurezza dei subacquei e la sicurezza degli animali
  2. Prima di immergerti informati sui comportamenti degli squali; questi animali mostrano segnali di avvertimento se si sentono minacciati dalla presenza di un subacqueo, quali la schiena e le pinne pettorali arcuate, movimenti del corpo nervosi e nuoto a zigzag.
  3. In caso di incontro con questi splendidi animali mantieni la calma, cerca di non disturbarli con movimenti veloci e repentini, non inseguirli, fermati per cercare di capire il loro comportamento e goditi lo spettacolo

Sharkapp

Subacquei e amanti dello snorkeling possono contribuire a migliorare le conoscenze scientifiche sugli squali, segnalandone la presenza tramite l’app gratuita SharkApp, ttraverso la quale possono anche conoscere l’incredibile varietà di specie che abita il Mediterraneo

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Il progetto LIFE Elife

Il progetto Elife, nato grazie ai contributi dello strumento finanziario LIFE dell’Unione europea, mira a ridurre le catture accidentali nella pesca professionale, favorendo la conservazione delle specie di squalo più minacciate.

Elife mette in campo azioni sia a livello tecnico che di gestione, nonché attività di sensibilizzazione e comunicazione in Italia, Grecia e Cipro, attraverso la promozione di attrezzi di pesca a basso impatto ambientale e di buone pratiche, l’elaborazione di specifiche misure di protezione e gestione degli squali in alcune Aree Marine Protette e il sostegno ai pescatori professionisti, per favorire il passaggio ad una pesca ecosostenibile.

Disegni di Carlo Castellani